
Centrale Biogas: i titolari condannati per falso e truffa, assolti per abusi edilizi
Si è concluso il processo a carico dei titolari della centrale Biogas di Galatone. Sono stati condannati per falso, truffa, getto pericoloso di cose. Al Comune Galatone e al GSE (gestore energia), costituiti parte civile, i condannati dovranno rifondere i danni. Sono stati assolti per abuso edilizio e violazione della normativa ambientale.
Alla luce di questa sentenza ritengo doverose alcune precisazioni. Al momento dell’insediamento della mia Amministrazione, a maggio 2012, l’iter amministrativo avviato per la centrale a Biogas si era concluso a marzo 2012. La mia Amministrazione ha ereditato quella pratica e ha chiuso la Scia, il titolo abilitativo previsto all’epoca per gli impianti a cogenerazione.
Abbiamo vigilato con attenzione sulla realizzazione dell’impianto, infatti al primo segnale di anomalia io stesso segnalai a carabinieri, polizia, Arpa e Asl che nell’azienda – prima ancora di concludere le opere e ottenere l’agibilità – venivano effettuate operazioni di riempimento delle vasche con digestato liquido e stoccaggio di materiale deperibile che spandeva odori nauseabondi in tutta la zona industriale.
Dopo la mia segnalazione si avviò l’inchiesta della Procura di Lecce che ha portato oggi alla sentenza di condanna, ma non per atti imputabili alla mia Amministrazione che, anzi, è stata riconosciuta come parte lesa.
Questi sono i fatti, a cui aggiungo unicamente che per tutta la durata della mia Amministrazione io e la mia maggioranza siamo stati oggetto di offese e accuse immotivate. Lo dice una sentenza e io voglio dirlo alla mia città.
Livio Nisi
Già sindaco di Galatone