
I PARTITI POLITICI DI OGGI SI AZZUFFANO SEMPRE PROPRIO COME I CAPPONI DI RENZO TRAMAGLINO
I capponi di Renzo di manzoniana memoria ,per chi non lo ricordasse,sono le povere bestie che Renzo Tramaglino reca in dono all’avvocato Azzeccagarbugli sperando nel suo aiuto per ottenere giustizia contro le angherie e i soprusi di don Rodrigo.
Nell’agitazione il giovane, infuriato e rapito da tante passioni e pensieri, durante il tragitto li strattona con forza sfogando su di essi le sue frustrazioni. Questi ultimi, legati stretti dalle zampe e tenuti testa all’ingiù, invece di coalizzarsi contro il nemico comune, cioè Renzo, si beccano a vicenda spendendo le proprie energie invano.
La morale finale espressa da Manzoni ha reso famosa questa scena e da ciò è derivato il modo di dire ancora oggi in uso “comportarsi come i capponi di Renzo”. Con questa espressione si allude, quindi, in senso figurato a quegli individui o gruppi, che pur avendo tutto l’interesse ad unirsi contro l’avversario, si combattono tra loro.
Ritengo che una simile riflessione sia senza tempo in quanto si adatta sempre bene a tutti coloro che dinanzi ad una causa esterna o ad un problema comune la cui soluzione sarebbe sicuramente di vantaggio a tutti , si attaccano con ripicche, offese e rivendicazioni del tutto personali invece di coalizzarsi secondo la logica del “tutti per uno, uno per tutti”.
Un comportamento analogo a quello dei capponi di Renzo si può, talvolta, riscontrare oggi in Italia, quando i partiti politici delle diverse coalizioni si schierano gli uni contro gli altri e lottano tra loro senza esclusione di colpi per la salvaguardia dei propri interessi invece di unirsi per fronteggiare la crisi economica o i gravi problemi che attanagliano il nostro Paese.
Sarebbe sicuramente un comportamento più maturo e responsabile ascoltare ed, eventualmente, abbracciare ed accogliere anche le proposte degli schieramenti ideologicamente avversari quando idonee e funzionali al raggiungimento del benessere e del progresso di tutti
Benedetta Perrone